La strada del Recioto e vini Gambellara DOC si dipana fra i comuni di Gambellara, Montebello Vicentino, Zermeghedo e Montorso Vicentino e conta l’adesione di cantine vitivinicole, oltre a strutture di ristorazione e ospitalità. Tre i prodotti vinicoli che si possono incontrare lungo il percorso: il Recioto di Gambellara DOCG, il Gambellara DOC e l’unico Vin Santo DOC del Veneto.
Chi ama l'idea di “avere una vigna” nel territorio del Soave, può stringere un “patto d'adozione” con la Strada e “adottare” 50 viti di Garganega al costo di 100 euro all'anno.I “vignaioli adottivi” avranno diritto a ricevere 12 bottiglie di Soave Doc all'anno, anche con etichette personalizzate, che potranno ritirare dal produttore e aver modo così di conoscere il posto dove cresce la “propria vigna”
Tra i soci della Strada anche sei frantoi tra più importanti del veronese, in festa a novembre per celebrare l'olio novello e visitabili su prenotazione tutto l'anno
L'autunno nelle terre della Strada del vino Soave ha i colori dell'oro. Quello delle uve mature di Garganega da poco vendemmiata, che si ritroverà nei riflessi dei Soave più corposi e quello giallo dorato dell'olio extra vergine d'oliva Veneto Dop prodotto nella parte più alta delle colline dell'est veronese, in val d'Alpone, val Tramigna, val di Mezzane e val d'Illasi. In queste zone, splendide da visitare, si trovano i sei frantoi soci della Strada, tutti di solida tradizione familiare nonché tra i più importanti del veronese in fatto di produzione olearia, e che a novembre aprono le porte ai visitatori in occasione delle numerose feste organizzate per celebrare l'olio novello.
STORIE DI FOSSILI E DINOSAURI LUNGO LA STRADA DEL VINO SOAVE
In Val d'Alpone, la valle veronese più ad est del territorio della Strada, presenti due Musei dei fossili tra i più importanti d'Europa.
Per chi abita in Val d'Alpone, la valle più ad est del territorio della Strada del Vino Soave, parlare di fossili è abbastanza normale, visto che nel raggio di 30 chilometri ci sono ben due musei di fossili, uno a Bolca, paesino della Lessinia a 877 metri d'altezza e l'altro più a valle, a Roncà. Cinquanta milioni di anni fa, nel periodo geologico dell'Eocene medio, qui c'era infatti un mare tropicale da cui emergeva un maestoso complesso vulcanico attivo. Oggi, ciò che resta di quell'era si trova esposto nei più importanti musei di Scienze Naturali del mondo, oltre che naturalmente nei due musei veronesi.
La cartina dei vini del Veneto
Refrontolo – Il molinetto della Croda (dal sito: http://www.molinettodellacroda.it/)
Il Molinetto della Croda, nella Valle del Lierza, rappresenta uno dei più suggestivi angoli della Marca Trevigiana. Nei suoi quattro secoli di storia ha ispirato artisti e incantato migliaia di visitatori. Caratteristico esempio di architettura rurale del secolo XVII, l’edificio fu costruita a più riprese. Le fondazioni della primitiva costruzione poggiano sulla nuda roccia, appunto la “croda” della montagna.